Le sepolture hanno una “scadenza” al termine della quale è necessario procedere all’esumazione ed estumulazione del corpo. Solitamente il periodo di assegnazione della sepoltura nel terreno è di 10 anni, mentre la concessione del loculo è normalmente di 30 o 40 anni (dipende dal contratto fatto a monte con l’impresa funebre a Roma o altrove a cui ci si è rivolti). La concessione del loculo è rinnovabile per altri 20 anni, ma solo in base alla disponibilità cimiteriale. L’esumazione e l’estumulazione servono per raccogliere le spoglie mortali decomposte e riporle in una cassetta da destinare all’ossario o permettere alla famiglia di scegliere altre soluzioni o successive destinazioni dei resti del proprio caro (cremazione o seconda sepoltura). Si parla di esumazione nei casi di recupero della salma dalla sepoltura in terra, mentre l’estumulazione è il recupero dal loculo (per approfondimenti consulta il sito FuneraliRoma.it).
Burocrazia dell’estumulazione
La scadenza dei tempi di sepoltura viene comunicata con 6 mesi di anticipo ai parenti superstiti, in alcuni casi – a seconda del Comune – anche tramite pubblicazione sui quotidiani o nelle bacheche degli uffici cimiteriali. Le sepolture in scadenza vengono contrassegnate in modo visibile e indicano la scadenza, ma non l’imminenza delle operazioni; per ciascuna di esse si riportano i recapiti dei familiari superstiti che hanno quindi il tempo per richiedere ulteriori informazioni o aggiornare i propri dati. Solitamente, gli avvisi di scadenza e i piani operativi si espongono in concomitanza con la Commemorazione dei Defunti per poter raggiungere il maggior numero possibile di persone.
Le operazioni di estumulazione ed esumazione vengono svolte dal personale cimiteriale. In prossimità della data delle operazioni, l’area viene adeguatamente recintata anche per questioni igieniche e sanitarie ed è reso possibile ai familiare assistere alla procedura e in seguito valutare le soluzioni sui resti e le spoglie del defunto. Se i familiari non desiderano procedere all’estumulazione, è possibile richiedere il rinnovo per ulteriori venti anni. Nei casi della “tombe di famiglia”, allo scadere della concessione, si può procedere con l’estumulazione a favore di altri membri della famiglia, spostando i resti nell’ossario o cinerario cimiteriali.
Come si svolgono le operazioni di estumulazione
I familiari possono partecipare alle operazioni, presentandosi il giorno fissato presso gli uffici cimiteriali per essere accompagnati sul luogo della sepoltura.
Effettuata la rimozione del loculo, il feretro viene aperto per constatare lo stato di scheletrizzazione della salma:
- Se le spoglie sono scheletrizzate, si raccolgono le ossa che si depongono in un’apposita cassetta da ossario unitamente alla targa identificativa;
- Se il corpo non è completamente scheletrizzato, i familiari possono decidere se disporre la cremazione o richiedere l’inumazione per i successivi due anni, al termine dei quali si procederà a una nuova esumazione.
Qualora i familiari lo desiderassero, è possibile recuperare gli arredi della tumulazione e gli effetti personali del defunto che vengono confezionati e consegnati ai familiari il giorno stesso delle operazioni.
Cosa accade se i familiari non si presentano o non prendono contatto con gli uffici cimiteriali? L’esumazione o l’estumulazione vengono effettuate d’ufficio e le spoglie conservate in perpetuo nei depositi cimiteriali (non visitabili) restando a disposizione dei familiari qualora in futuro volessero decidere una nuova destinazione. Le fasi delle operazioni vengono svolte con documentazione fotografica che si allega alla pratica del defunto e conservate negli archivi cimiteriali.