Raccolta differenziata e rifiuti elettronici

 

Che fine fanno i rifiuti elettronici in Italia? Finiscono nella raccolta differenziata, che nel 2017 cresce di quasi il 5% rispetto all’anno precedente, una cifra che conferma il buon andamento dell’Italia in questi ultimi anni. A dirlo è il “Rapporto Annuale 2017 sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia”, curato proprio dal Centro di Coordinamento Raee. È bene ricordare che quando si parla di Raee si intendono rifiuti speciali come pile, rifiuti elettronici dagli smartphone ai tablet passando per i phon e gli elettrodomestici.

Rifiuti elettronici, i numeri

Sempre secondo l’indagine del centro di coordinamento, ogni italiano nel corso del 2017 ha prodotto quasi 5 chilogrammi di rifiuti elettronici, che vengono smistati negli appositi centri di raccolta presenti in Italia, costituiti da poco più di 4000 strutture. C’è da dire che i rifiuti elettronici sono considerati rifiuti speciali e sono raccolti in modo differenziato. Spesso, tuttavia, per i singoli cittadini ma anche le realtà professionali non è ben chiaro come gestire alcuni prodotti, soprattutto se elettronici, ed è bene in questi casi avvalersi di una consulenza rifiuti a Roma presso una società specializzata, come Nova Ecologica. In ogni caso, nel corso del 2017 la raccolta differenziata in questa categoria è andata particolarmente bene, sia al nord che al centro Italia, mentre le zone meridionali registrano ancora un certo ritardo nell’allineamento al resto del Paese.

Rifiuti elettronici, le caratteristiche della raccolta

Tra i rifiuti elettronici, quelli più difficili da individuare e raccogliere sono i piccoli elettrodomestici che, spesso, vengono smaltiti come indifferenziato. Spesso infatti questo tipo di prodotti viene accantonato e trascurato per un certo periodo di tempo, per poi essere gettato tra i rifiuti indifferenziati, impossibili quindi da recuperare. Un vero peccato, visto che la maggior parte dei rifiuti elettronici è composta da plastica e ferro, due materiali che possono essere facilmente recuperati e riciclati in diversi processi di produzione. È molto importante, tuttavia, insistere anche con campagne di sensibilizzazione e sulla diffusione di punti di raccolta intelligenti dove poter conferire i propri prodotti elettronici, che comprendono anche i grossi elettrodomestici e gli oggetti più minuti, come le lampadine, i monitor, le pile e così via. Si tratta, comunque, di rifiuti che possono essere recuperati in genere fino al 97% del loro peso complessivo, una percentuale davvero elevata che testimonia l’enorme importanza di migliorare ulteriormente questo tipo di raccolta differenziata in tutta Italia.

Pasquale Verrazzi

Sono uno scrittore e un giocatore, un buongustaio e un viaggiatore, un amante dei gatti e un fornaio dilettante.

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